Perché il nuovo libro di Mauro Pagani, cittadino onorario di Carloforte, parla di noi
Appena uscita l’autobiografia di un grande musicista in cui racconta del suo passaggio sull’isola di San Pietro insieme a Fabrizio De André
Nove vite e dieci blues è il titolo del libro autobiografico scritto da Mauro Pagani, musicista polistrumentista, compositore e produttore artistico, protagonista di primo piano nella scena italiana. In 200 pagine Mauro ripercorre la sua vita che, dall’infanzia e adolescenza nella provincia di Brescia si snoda in tutte quelle esperienze che lo hanno fatto diventare il grande artista poliedrico di oggi. Dalla PFM alla direzione artistica del Festival di Sanremo, dalle colonne sonore dei film di Gabriele Salvatores alla nascita del suo studio sui Navigli, le Officine Meccaniche, dove hanno registrato star come Alicia Keys e Lady Gaga, ma anche i Bluevertigo e gli Afterhours.
Il libro non è un semplice excursus della sua carriera, ma una prosa che attraversa decenni di storia sulle note della più bella musica del nostro Paese.
Tra i tanti artisti con cui ha collaborato e di cui narra (Massimo Ranieri, Vasco, Gianna Nannini, Roberto Vecchioni, Ligabue, Francesco Guccini e altri), il sodalizio più significativo è stato quello con Fabrizio De André, a cui riserva un posto speciale. Una collaborazione artistica legata a una profonda amicizia durata quattordici anni e di cui anche Carloforte ha beneficiato.
Mauro racconta: “nel 1984 la RAI decise di realizzare un documentario su Creuza de mä per mano di Vittorio Nevano: Fabrizio suggerì di girarlo a Carloforte, piccola enclave genovese insediatasi nel Settecento nell’isola di San Pietro, nel lembo più occidentale e meridionale della Sardegna. Così arrivammo a Cagliari e dopo un paio d’ore di viaggio in auto e poi in traghetto sbarcammo nel porto di una delle più misteriose e profumate isole del Mediterraneo. La voce che stavamo per arrivare era circolata: sul molo trovammo ad attenderci tanti ragazzi carlofortini. Per loro, che un cantautore raffinato come Fabrizio avesse deciso di scrivere un intero disco nella loro lingua madre – una lingua che nessuno in Sardegna parlava e che, antica com’era, neanche a Genova tutti capivano – era un fatto unico e straordinario. Fummo accolti come principi, e come principi trattati. Alcuni di quei ragazzi – Battista Dagnino, Battista Ferraro, Sasha, Zi e Chicco – sono da allora tra i miei amici più cari, e in quell’isola, che con mia grande gioia mi ha concesso la cittadinanza onoraria, ogni tanto sbarco ancora oggi, con l’emozione di chi torna in una delle sue case del cuore”.
Nove libri e dieci blues, edizioni Bompiani, è in vendita in libreria a 17 € e negli store online, anche in formato Kindle, a 16.15 €.
Carlofortini “onorari”
Lo scorso 19 luglio, in occasione del Festival Creuza De Mà, la rassegna di musiche per il cinema che si tiene dal 2007, il Sindaco Stefano Rombi ha annunciato pubblicamente l’intenzione del Comune di Carloforte di concedere la cittadinanza onoraria a Mauro Pagani, da sempre habituée dell’isola di San Pietro, “ringraziandolo per quello che con Fabrizio De André ci ha regalato, cantando assieme a lui i suoni e i linguaggi del nostro Mediterraneo.”
Il Comune riconosce la “cittadinanza onoraria” a persone non nate a Carloforte che si sono “particolarmente distinte e rappresentano un modello positivo” per il loro esempio di vita, ispirata ai principi della Costituzione, per il contributo dato alla cultura e per il particolare impegno dato nel lavoro e con azioni di alto valore civile.
Sino a oggi, il Consiglio Comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a diversi nomi illustri. Tra questi, alla scrittrice e giornalista Lea Melandri per il suoi valori e il forte legame con Carloforte (2009), a Gianni Morandi, per aver dato lustro alla Comunità isolana e all’intero territorio regionale (2019), alla senatrice a vita Liliana Sagre, per essersi schierata a difesa dei diritti, dell’uguaglianza e della solidarietà (2019), alla memoria del Maestro Araldo Cavallera per la sua figura intellettuale, le opere e il legame con la cittadina di Carloforte (2021) e al professor Fiorenzo Toso, venuto a mancare di recente, per l’impegno nello studio e nella tutela della lingua tabarchina (2021).
Maria Simeone