Carnevale: due veglioni al Cavallera

Sabato 22 febbraio e 1° marzo maschere e danze per tutti
Per due sabati di seguito il cineteatro Cavallera ospiterà due eventi che daranno un senso allo slogan “Carnevale a Carloforte”. Sinonimo di feste, balli, maschere, incontri, sfilate, un pizzico di follia. Si inizia il 22 febbraio con il veglione del Nautico, quest’anno dedicato all’Eterna dualità (sottinteso tra Inferno e Paradiso, illustrato da una bellissima locandina). Sono una trentina i ragazzi delle due classi quinte dell’Istituto Tecnico Nautico e del Liceo Scienze Umane che lo hanno organizzato con cura. La sfilata inizia alle 22.30, le danze si apriranno più tardi, con il contributo di Dj Ceck e Dj Cuju, e come sempre la festa andrà avanti fino a notte fonda. Aperto a tutti, senza particolare dress code, il veglione del Nautico costerà 15 € in prevendita presso la scuola o al bar Incudine (dalle h 18.30 alle 21) e 20 € la sera stessa (info: Instagram @veglione2k25).
Il sabato successivo Pro Loco e Cavallera ripropongono la tradizione del veglionissimo in maschera, con musiche e danze per ogni età. Tütti intu Palàssiu è infatti il titolo della serata, che vede la partecipazione di quattro dj e quattro associazioni sportive/scuole di ballo. Si inizia alle 21.30, l’ingresso costa 10 € (il posto in galleria 3 €) e alla fine verranno premiate le tre maschere più originali, simpatiche o vintage. Palàssiu è il soprannome del cineteatro Cavallera. Il 1° marzo si prevede una serata che ricorda i tempi in cui le mamme e le zie, dall’alto della prima galleria, tutelavano l’integrità morale delle fanciulle che partecipavano ai veglioni, monitorando gli sguardi, gli accostamenti e le possibili fughe. I balli erano per molte ragazze caroline il momento del debutto in società. Erano attesi con trepidazione già durante la scelta dell’abito, rigorosamente lungo, e di quello che oggi si chiamerebbe outfit. Anche le meno giovani curavano trucco e parrucco in frenetici preparativi che avrebbero condotto tanta parte della popolazione in serate danzanti fin alle prime luci dell’alba, ovvero quando il primo traghetto delle sei del mattino dall’isola riportava a casa gli assonnati ballerini verso i comuni più vicini del Sulcis. Da notare che in passato ai veglioni in abito da sera si alternavano serate più popolari. Erano quelle del giovedì o martedì grasso: in sala si esibivano maschere senza limiti d’età, le più irriconoscibili col tradizionale Gattu (un lenzuolo legato con un fioco rosso al collo e dei fori all’altezza degli occhi) o col Fioccò la neve (un manto nero col cappuccio ricoperto di palline bianche), qualcuno arrivava a cammuffarsi con frasche, licheni, nasse per non farsi scoprire. E poi ancora dame o cavalieri in abiti settecenteschi, gattine maliziose, suore ammiccanti… Tutti ballavano, si parlavano con stridule voci contraffatte per rendere più intrigante il gioco del riconoscimento.
“Non vogliamo soltanto solcare le orme di un’antica tradizione, ma anche avvicinare le giovani generazioni a quel sano divertimento del ballo in maschera” sottolinea Gianni Repetto, presidente della Pro Loco di Carloforte. “Abbiamo quindi coinvolto diversi ragazzi, che sono stati propositivi nell’organizzazione dell’evento. I Dj Bernardo Napoli, Tore Saliu, Mariano Stefanelli, Angelo Conte, dal più anziano al più giovane, proporranno una varietà di generi che possano, si spera, accontentare tutti”. “Non solo” aggiunge Benedetto Maurandi, presidente del Cavallera, “in sequenza si esibiranno sul palco le diverse scuole di ballo: A.S.D. Global fitness Carloforte, A.S.D. Wellness sport Carloforte, A.S.D. Fenice dance e A.S.D. Harmony dance, mentre il pubblico potrà replicare in sala le performance”.
Gabriella Olanda