Sesto premio letterario per Antonello Rivano
Il poeta carlofortino vince con “Itaca. Viaggio tra i paesaggi dell’anima”
“Il poeta è un fingitore” diceva Fernando Pessoa, perché dà voce all’umanità. E’ certamente una persona che sa leggere il libro della vita in modo poetico, non solo in prosa. Quando paragona l’isola di San Pietro a Itaca, con parole d’amore per lo scoglio su cui è nato, Antonello Rivano scrive la sua dichiarazione in versi facendo vibrare l’anima di chi quei luoghi li vive e li sente suoi. Che sia vicino o lontano, carlofortino o furesto.
Proprio con la raccolta “Itaca. Viaggio tra i paesaggi dell’anima” (Polis SA edizioni) sabato 3 agosto Antonello Rivano si è classificato terzo per la sezione “Opere edite di poesie in lingua italiana” al premio letterario internazionale dedicato a Bruno Rombi di Calasetta. Ha ricevuto la targa ai piedi della Torre Sabauda, davanti a quel mare che tanto ha decantato, durante il Festival culturale Liberevento.
E’ l’ennesimo premio, per la precisione il sesto riconoscimento ottenuto in concorsi nazionali e internazionali ai quali ha partecipato dal 2018 con poesie in italiano e in tabarchino. Antonello ha attraversato diverse vite, fatto molti lavori, cambiato regione: oggi abita a Pegli, ma appena può torna nella sua campagna alle Commende dove coltiva e cucina con la stessa passione con cui scrive.
Negli ultimi anni ha dedicato gran parte del suo tempo a promuovere la cultura tabarchina. Non solo poeta: è scrittore, giornalista, fotografo, web master, grafico, nonché direttore editoriale di Carloforte Magazine. Da oltre 15 anni Antonello Rivano gestisce piattaforme web e social, no profit, per la promozione della storia e cultura dell’isola come Carloforte Project.
Grande estimatore ed amico del giornalista e scrittore Nicolo Capriata e del linguista Fiorenzo Toso, ne ha raccolto in un certo senso l’eredità, fondando di recente un sito web dedicato a quelle radici che vengono da un’altra isola, Tabarka, davanti alle coste tunisine, e prima ancora proprio da Genova-Pegli.
Nel genovese Antonello Rivano ha partecipato come relatore a convegni sulla tabarchinità e con l’Associazione Culturale Pegli Live cura il progetto “Da Pegli a Carloforte”. La sua poesia Uiza me è stata musicata dal cantautore genovese Marino D’Angelantonio e nel 2022 è stata letta durante la Giornata dell’emigrante a Palo Alto (Buenos Aires), in Argentina.
“Vedere riconosciuto il proprio lavoro, specialmente in un premio prestigioso come quello celebrato al festival Liberevento, è sempre un motivo di orgoglio” sottolinea Antonello Rivano. “Ricevere tale riconoscimento, così come negli anni precedenti, dove ho ricevuto attestati per altre sezioni, nel paese natale di mia madre, Calasetta, è una grande emozione”.
Carloforte, Calasetta, Pegli…un tabarchino doc!
“Devo spendere una parola per la mia casa editrice Polis SA Edizioni che, pur avendo sede in Campania, in questi anni ha dimostrato di credere in me, prima come redattore, poi come direttore di redazione del loro magazine di informazione online, e infine come autore.
Il titolo del premio “A vuxe de Câdesédda in ricordo di Bruno Rombi”, da quest’anno a carattere internazionale, mi fa riflettere su quanto mi accomuna allo scrittore, poeta e giornalista di cui porta il nome. Nemo profeta in patria”.
Susanna Lavazza