“Daniel, Carloforte ti sta aspettando”

I compagni di scuola e di calcio lanciano un appello al bambino trattenuto in Spagna
Un venerdì mattina molto commovente quello del 7 febbraio, a un mese dalla data prevista di rientro a scuola per Daniel Arcuri, che frequenta la quinta elementare a Carloforte. Invece il suo banco è vuoto, l’armadietto contenente libri e quaderni abbandonato, il suo telefono non risponde, nessun compagno o amichetto può contattarlo. Così gli alunni di terza, quarta e quinta elementare venerdì si sono riuniti davanti al portone della scuola per esprimere un pensiero unanime con lo striscione “Daniel Carloforte ti aspetta”, un video e tante lettere con dediche personali: da “Ci manchi” a “Tranquillo, andrà tutto bene”. E li hanno affidati ai social, nella speranza che raggiungano il loro coetaneo, al quale la madre spagnola ha requisito il cellulare non appena è arrivato a Granada per le vacanze di Natale, il 22 dicembre.
La Corte d’Appello di Cagliari le ha notificato l’obbligo di far rientrare il bambino in Italia entro l’8 gennaio, poiché è legalmente affidato al padre, il genovese Francesco Arcuri, da anni residente sull’isola di San Pietro. Ma Juana Rivas tramite i suoi avvocati si è rivolta alla magistratura iberica per denunciare l’ex compagno e cercare di trattenere Daniel. Nel 2017 era stata condannata per sottrazione di minori. La battaglia legale è di nuovo in corso. La lunga storia giudiziaria, che vede contrapposti due genitori e due Paesi, ha per protagonisti Daniel e il fratello Gabriel, ora 18 enne, residente con la madre a Maracena (Granada).
Le sottrazioni internazionali sono in aumento. Secondo le istanze pervenute, pendenti e trattate dall’ufficio delle autorità centrali del Dipartimento della Giustizia, i minori sottratti a un genitore residente in Italia e portati all’estero dal partner sono centinaia solo nel primo semestre del 2024.
La comunità carlofortina si è stretta attorno al piccolo Daniel: il legame con i compagni è nato dai tempi della scuola dell’infanzia e si è rafforzato in dieci anni di tappe e crescite condivise in cui padre e figlio sono diventati parte integrante del tessuto sociale. Nei giorni scorsi anche i ragazzini dell’associazione Carloforte Calcio hanno filmato il loro appello per ricordare a Daniel che ha sempre un posto nella squadra. E nel loro cuore.
Serena Pellerano