Settemila disabili e un sistema paralizzato
Fermo per ora anche il nuovo servizio 116117
Il nuovo numero telefonico dell’Areus “per facilitare le prestazioni e le cure non urgenti” non funziona. Annunciato il 17 settembre sul sito Facebook del Comune di Carloforte, il 116117, ancora oggi, quando si chiama una voce metallica risponde “la telefonata proviene da un’area non abilitata”.
I 23 Comuni del Sulcis Iglesiente dovevano essere quelli che sperimentavano questo nuovo servizio, volto a fornire informazioni su procedure e modalità di accesso ai servizi CUP, ambulatori, fornitura ausili e protesi ecc. Ma il progetto regionale sperimentale, presentato l’11 settembre e valido fino al 2025, non è ancora partito. “Dalla direzione dell’Asl dicono che non c’è ancora niente di sicuro” sottolinea l’assessore alla tutela della salute Pinella Opisso “abbiamo diffuso la notizia della promozione dell’iniziativa nel Sulcis, stiamo aspettando di sapere quando sarà in fase operativa”.
Il numero europeo 116 117 dovrebbe fare capo a una centrale collegata anche con i centralini del 112 e 118 (i numeri per le emergenze). Quella che è in emergenza in questo momento è tutta la Sanità pubblica. In particolare per i disabili: ben 7000 pratiche di invalidità sono ferme per mancanza di commissioni ASL. Un ritardo che pesa moltissimo sulle famiglie del Sulcis Iglesiente, tanto che ieri di fronte ai locali ASL di via Costituente a Carbonia si è svolta una manifestazione di iniziativa popolare, sostenuta dalla Diocesi di Iglesias.
“Ancora una volta sono gravemente disattese le necessarie e urgenti forme di assistenza di prossimità per le tantissime persone che vivono forme di invalidità e disabilità. Con loro le famiglie, che soffrono e si sentono abbandonate” scrive Don Antonio Mura, dell’Ufficio Pastorale Sociale, Lavoro, Ecologia, Giustizia e Pace.
“Un grido di richiesta di attenzione si leva dalle cittadine e cittadini del Sulcis Iglesiente verso chi ha compiti di responsabilità nell’amministrare la cosa pubblica nell’ambito sanitario: non guardi le scrivanie dei propri uffici, ma converta il proprio sguardo orientandolo in quello dolorosamente sofferente di tantissimi cittadini del nostro territorio”.
Giovedì 31 ottobre a Carbonia alle 18 è indetta un’assemblea aperta nell’oratorio della chiesa Cristo Re (in piazza Iglesias) per “smuovere il problema delle migliaia e migliaia di visite mediche per disabilità ferme da anni”. Conclude Don Antonio Mura: “Non possiamo tacere e per questo siamo tutti invitati a partecipare”.
Susanna Lavazza