Festa grande per il solstizio d’estate
Si celebrano 20 anni di poesia sull’isola e 30 di “Germogli dello scoglio”
Dopodomani venerdì 21 giugno, dalle 20.45 nel Giardino di Note, si terrà la ventesima edizione carlofortina dell’evento poetico “Le isole si accendono”, organizzato sull’isola di San Pietro dall’associazione Bötti du Shcoggiu (Germogli dello scoglio), che proprio quest’anno celebra i trent’anni di attività.
“Le isole si accendono” è nata nel 2002 a Procida, in Campania, grazie a Mimmo Grasso, poeta, saggista e critico d’arte, con lo scopo di unire le piccole comunità del Mediterraneo in una celebrazione comune durante la notte del solstizio d’estate. Non solo valorizza la poesia come forma d’arte, ma promuove anche uno spirito di collaborazione, rafforzando il patrimonio culturale condiviso. Alle ore 21 precise del 21 giugno, si accende un fuoco o una candela e si legge un testo poetico collettivo, ossia simile per tutte le isole coinvolte, simbolizzando l’unione e la condivisione tra le diverse comunità partecipanti. Poi si dà lettura ai testi inviati dai poeti, che possono essere sia professionisti sia dilettanti: la partecipazione è aperta a tutti.
Quest’anno, per commemorare il ventesimo anniversario dell’edizione carlofortina, Mimmo Grasso, il sognatore dell’isola di Procida che ha ideato l’evento, ha invitato i Bötti du Shcoggiu a creare una poesia collettiva in dialetto tabarchino. Questa poesia sarà recitata, in apertura, in tutte le “isole” di mare e di terra.
Nel 2004 l’Associazione Bötti du Shcoggiu ha accolto l’invito dei promotori di Procida, così a Carloforte, “Le isole si accendono” è diventata un appuntamento fisso, crescendo nel tempo in partecipazione e importanza.
“Con sorpresa, ormai 20 anni or sono, scoprimmo che la nostra isola di San Pietro custodisce decine di poeti di tutte le età” racconta il presidente dell’associazione, Riziero Moretti. “Ricordo nella prima edizione Francesca Garau, allora bimba di 6 anni, leggere magistralmente le sue poesie trasmettendo a tutti forti emozioni. Da allora lei e molti altri presenti quella prima sera ci hanno donato, anno dopo anno, una loro poesia.”
Anche quest’anno si preannuncia una ricca partecipazione e non mancheranno testi dedicati a personaggi della comunità carlofortina recentemente scomparsi. Così come è stato per la poesia di Antonello Rivano in memoria di Marcella Pellerano, quarantunenne attrice dei “Bötti”, nell’anno della sua scomparsa, venerdì 21 giugno verranno letti testi che parleranno del rais Luigi Biggio (di Donatella Ritzu Ferraro) e dello chef Nicolo Pomata.
A Carloforte la poesia è di casa, con numerose pubblicazioni di autori locali. Basti pensare all’Antologia tabarchina alla Spoon River di Nicolo Capriata, pubblicata postuma, e alle raccolte di Serena Pellerano, Arco D’Arco, Lorenza Garbarino, Antonello Rivano (autore dell’articolo), solo per citare i poeti premiati in concorsi letterari nazionali e internazionali, o quelle scritte in tabarchino di Margherita Crasto e Giuseppe Damele Garbarino.
Non mancherà un brindisi a fine serata. Per i Bötti du Shcöggiu, il 2024 è un anno di grande importanza, come ricorda Riziero Moretti “Riguardo ai nostri trent’anni, vorrei citare quanto ha scritto la direttrice artistica Susanna Mannelli, perché non saprei trovare parole migliori: ‘Trent’anni di teatro, circo, musica e cinema sull’isola di San Pietro. I Bötti son diventate solide piante da scoglio, con radici tenaci che sfidano i venti contrari e connettono l’isola alla terraferma, hanno fruttato e generato nuovi Bötti che daranno altri frutti per nuove semine!’”
“In questi anni,” prosegue il presidente, “abbiamo fatto tanto. Su tutto, ma solo perché sono quelle che ricordo al momento, posso citare: 21 edizioni del festival Dall’isola dell’isola di una penisola, 3 edizioni del festival Marballu’s, 12 edizioni della rassegna di teatro della scuola, 16 edizioni del Docuday, 4 edizioni de La notte del cinema muto, 20 edizioni de Le isole si accendono, 12 edizioni di Sun d’aixia in ti canti, numerose edizioni di Fiabe sugli scalini, almeno 10 edizioni di cinema all’aperto Il cinema è grande, la televisione è piccola… e tante altre.”
Antonello Rivano