Incontro pubblico sul rischio pale offshore sabato alle 18.30 all’Exme
Il Comune di Carloforte risponde alle domande della cittadinanza
Il comitato “No speculazione energetica Carloforte” si riunisce domani sera alle 20 in via Venezia 6 anche in vista dell’incontro pubblico indetto dal Comune per sabato 15 giugno all’Exme (h 18.30) dal titolo “Progetti per la realizzazione di parchi eolici offshore al largo dell’isola di San Pietro”.
L’incontro è stato fortemente voluto dalla popolazione con una raccolta di centinaia di firme da parte del comitato “No speculazione energetica Carloforte” dopo le notizie apparse sui mass media delle richieste di allaccio per 16 impianti eolici offshore nel Sud Sardegna, tra i quali 8 attorno all’isola di San Pietro.
I potenziali danni all’ambiente, alle rotte dei tonni e dei falchi della regina, al paesaggio e alla pesca o navigazione sono al centro del dibattito, che infiamma tutta la Sardegna. Senza contare l’impatto sulla salute umana di onde elettriche, elettromagnetiche, sonore ecc.
L’assemblea segue un consiglio comunale tenutosi il 29 maggio, durante il quale il sindaco Stefano Rombi e tutta la giunta hanno espresso “perplessità” rispetto ai progetti delle multinazionali che hanno manifestato interesse al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) per la realizzazione di parchi eolici offshore e le conseguenti valutazioni di impatto ambientale (VIA).
Durante l’assemblea di sabato pomeriggio, aperta a tutti, si spiegherà la normativa in materia, l’iter autorizzativo, si illustreranno i chiarimenti chiesti dall’amministrazione di Carloforte e ci sarà un dibattito aperto alla cittadinanza.
Il Consiglio comunale di Portoscuso (dove arriverebbe il cavidotto principale di collegamento con le sottostazioni) ha inviato le osservazioni al progetto più prossimo all’approvazione, 42 pale alte fino a 285 metri a 19 miglia dalla costa, sulla rotta del tonno rosso, con cavidotti fino a un km da Carloforte, dell’Ichnusa Wind Power, e gli altri progetti di eolico offshore nel Sud Sardegna, in accordo con i Comuni di Carloforte, Iglesias e Gonnesa.
Come ha riportato l’Unione sarda l’8 giugno, anche secondo il sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori, l’offshore rappresenta un danno per tutta la nostra economia, un ostacolo per il turismo e per il settore ittico, in particolare per la pesca del tonno. L’amministrazione comunale di Portoscuso ha approvato un ordine del giorno all’unanimità. «Non si tratta di essere contro le rinnovabili ma questi progetti sono molto invasivi, non c’è una regolamentazione e rischiano seriamente di compromettere quel poco di economia che ci rimane, oltre all’impatto sull’ambiente e il paesaggio”.
Guido Lussu