Film thriller, regista e attori domenica sera al Cavallera
Domenica 9 giugno alle 20.30 va in scena “Metamorfosi dell’essere”
“Che cosa si sarebbe disposti a fare per il sangue del proprio sangue?” sintetizza così Mirko Zaru il messaggio che vuole lanciare con il suo thriller Metamorfosi dell’essere, in programma domenica 9 giugno alle 20.30 al Cineteatro Cavallera, con la presenza del regista e del cast. Il regista in questo caso è anche sceneggiatore e montatore. Nato a Oristano nel 1979, fa parte di quei visionari sardi che per dare vita a un proprio sogno farebbero di tutto. La sua è una pellicola indipendente, con una grande cura nella fotografia, una trama genere poliziesco e una introspezione dei personaggi che va di pari passo con la bravura degli attori. La storia, che scava nella potenza dell’albero genealogico, è ambientata a Norbello (Oristano).
L’ispettore Anna Carreras (Maria Chiara Piras), dell’Unità analisi crimine violento, segue le indagini su una serie di misteriosi e cruenti femminicidi avvenuti in zona. Anna è particolarmente coinvolta perché una delle vittime dello spietato assassino è sua sorella Claudia. Man mano che le ricerche vanno avanti, l’ispettrice si rende conto dell’estrema complessità del caso. Ad aiutarla c’è Fiorenzo Vargas (Gabriele Muscas), un giovane ispettore alla sua prima esperienza sul campo. Nel cast del film altri talentuosi attori e attrici residenti in provincia di Oristano come Aiste Dunderyte, scoperta da Zaru, che interpreta Claudia Carreras, sorella della protagonista. Non nuovi alla collaborazione con il regista oristanese sono Marco Urru, Fabrizio Tuveri, Christian Loddo, Fausto Atzei e Daniele Zoncu, interpretano nell’ordine i fratelli Tomaso e Didimo Sircana, il professor Sforza, l’ispettore capo di polizia e il medico legale.
Metamorfosi dell’essere è il terzo lavoro del regista oristanese che ha già diretto l’horror Vien di notte e la web serie The Slide projector, un thriller psicologico.
La produzione e la distribuzione sono a cura di Monti Prama films, con proiezioni limitate per ora a poche sale, ma il successo è crescente. Grazie anche alla colonna sonora realizzata dal maestro Antonello Manca con le musiche in accordatura a 432 Hz in collaborazione con la Geminiani Project Orchestra di Londra diretta da GianMarco Sanna.
“Ho scritto e realizzato il film ragionando sugli aspetti introspettivi della protagonista: mette in discussione le sue scelte di vita, le priorità e l’importanza degli affetti” dice Mirko Zaru. “Anna Carreras, è uno spirito ribelle, spesso poco incline alle regole, ma dal grande intuito: su di esso ha basato il suo principale modello d’indagine. Sarà sufficiente il suo istinto a condurla alla verità?
Nonostante il suo controllo ferreo, acquisito durante il suo addestramento, Anna è una giovane donna che ha perso la sorella nel peggiore dei modi: sarà in grado di gestire al meglio la situazione?”.
Guido Lussu