Depuratore: a un passo dalla vittoria?
Intervista al Sindaco Stefano Rombi
Il depuratore si farà, utilizzando le tecnologie più aggiornate, quelle del 2023 e non quelle del 2005, senza spostamento della Via Primo Maggio. Il Sindaco Stefano Rombi è fiducioso: intende cogliere appieno il superamento di precedenti, e recenti, empasse (il contenzioso con Abbanoa, la sdemanializzazione dell’area dell’impianto, il contenzioso della Ditta Pellegrini appaltatore del 2011 verso Abbanoa per un risarcimento di oltre due milioni, di cui si cerca una soluzione transattiva) e le opportunità date dai finanziamenti della programmazione europea 21-27 e dal dialogo “aperto e costruttivo” sia con Egas (Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna) sia con Abbanoa.
I tempi di costruzione sono ancora da definire ma il Sindaco garantisce che il depuratore “è una delle priorità dell’amministrazione”.
Quanto alla class action di utenti carlofortini di Abbanoa, uno dei promotori Angelo Borghero, commerciante, conferma che l’azione legale collettiva è ormai pronta con le ultime adesioni e seguirà lo stesso iter di altre simili iniziative.
Di seguito il testo integrale dell’intervista al Sindaco
-In occasione degli imminenti sviluppi della class action intentata da un gruppo di cittadini di Carloforte contro Abbanoa per la mancata depurazione delle acque fognarie, che viene comunque accreditata in bolletta, quale sono le sue previsioni sulla soluzione di una vertenza con il Comune che dura da 12 anni? Ci sarà finalmente un depuratore a Carloforte prima della scadenza del suo mandato?
“Noi mettiamo a disposizione tutto il nostro impegno, garantisco per il presente. La vicenda è assai articolata. In questo momento c’è un dialogo aperto e direi costruttivo sia con Egas (Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna) sia con Abbanoa. L’avvio della programmazione europea 21-27 può essere una rilevante finestra di opportunità. Prima di noi, da una certa fase in avanti, nessuno ha voluto davvero prendere il toro per le corna. È quello che ho fatto da Assessore prima e faccio adesso da Sindaco, insieme alle persone che sono state e sono al mio fianco ieri come oggi.”
-In cosa consiste in sostanza la pretesa di Abbanoa, che ha trascinato il Comune davanti al TAR?
“Il contenzioso tra Abbanoa e Comune si è già concluso 2 anni fa, a favore del Comune. Abbanoa riteneva che il Comune non avesse adempiuto ai propri doveri in ordine alla prosecuzione dell’iter amministrativo. La vicenda risale all’impegno che, nel 2011, il Consiglio Comunale aveva assunto in relazione allo spostamento della Via Primo Maggio. In ogni caso, oggi quel procedimento giudiziario non è più sul tavolo. Il tema oggi riguarda un altro procedimento avviato dall’Impresa Pellegrini (che aveva vinto l’appalto integrato nel 2011) avente ad oggetto la richiesta di oltre due milioni di risarcimento danni ad Abbanoa. Oggi questo è il tema. Le parti stanno ragionando su una soluzione, sia essere bonaria oppure no, che consenta il proseguo (o, come io auspico, il riavvio) dell’iter.”
-Il Comune ha già proceduto alla sdemanializzazione dell’area interessata? Quel lotto di terreno è stato poi ceduto ad Abbanoa?
“Il Comune ha già ottenuto la consegna dell’area al fine di costruire il depuratore (o meglio una parte di esso). Tuttavia, l’impegno dell’amministrazione è, come accennato, quello di riavviare un iter infruttuoso e fermo da troppi anni, il cui progetto è del tutto inadeguato ai tempi. Lavoriamo perché (a) ci sia la possibilità di riavviare l’iter; (b) perché EGAS ottenga dalla regione le risorse necessaria a fare un depuratore dotato delle tecnologie del 2023 e non del 2005 (come quello appaltato nel 2011); (c) perché il nuovo progetto non comporti lo spostamento della strada e l’occupazione di area demaniale. Questi sono i nostri obiettivi. E questo è ciò su cui lavoriamo incessantemente.”
– Avete un piano generale di sistemazione dell’area complessiva interessata dalla struttura, considerato che in quell’area persistono un secondo “parcheggione”, una ipotizzata piattaforma per atterraggio elicotteri, l’Ecocentro, proprietà private, immobili a destinazione d’impresa?
“L’area sarà destinata alla piattaforma per elisoccorso e a parcheggio. Il progetto della piattaforma è in forma avanzata. E, pochi giorni fa, abbiamo siglato la convenzione con la Regione che ha destinato 80.000 per la sua realizzazione. Naturalmente, a queste risorse se ne aggiungeranno altrettante messe a disposizione dall’Azienda Regionale di Emergenza-Urgenza Sardegna (AREUS), con la quale stiamo per siglare una nuova convenzione.”
– Intende prendere posizione a favore della instauranda class-action degli utenti carlofortini verso Abbanoa?
“Si pagano i servizi che vengono forniti. Nel momento in cui il servizio di depurazione non è attivo – se non nella forma del tutto impropria e inadeguata della triturazione – mi pare evidente che non debba essere corrisposto alcunché. Pertanto: sì, saremmo favorevoli ad una azione collettiva”.
-Non ritiene, come massima autorità sanitaria, che l’evolversi della situazione dello scarico in mare nel Canale di San Pietro dei reflui fognari, solo triturati, richieda una specifica azione, in particolare: ritiene opportuno adottare iniziative di tutela della pubblica salute, dello stato dell’ambiente marino in relazione agli scarichi dei reflui fognari, e, conseguentemente, di intervento per la tutela di ambiente e salute degli abitanti: cittadini e turisti dell’Isola?
“Nel momento in cui gli organi preposti all’analisi delle acque dovessero rappresentarmi una situazione che richiede il mio intervento come autorità sanitaria locale, non avrei tentennamenti ad intervenire.”
-Ritiene opportuno promuovere iniziative a livello regionale per la revisione della disciplina in materia di contabilizzazione dei consumi al fine di evitare il persistere per la comunità (anche nei confronti degli utenti non inclusi nella class-action, che tutela solo gli iscritti) della “anomalia” contrattuale e contabile che ha provocato l’iniziativa della stessa class-action?
“Nell’ambito dei poteri a me attribuiti, lo ritengo certamente opportuno.”
-Il venir meno, nei fatti, anche a seguito della causa al TAR, della fiducia del Comune (e dei suoi cittadini) nel corretto agire di Abbanoa, confermato anche dalle cause intentate da altre comunità di utenti (n. 7 procedimenti giudiziari peraltro citati sul sito web del Gestore Abbanoa), possa portare, almeno in ipotesi, a considerare diversamente, sotto il profilo reputazionale e di affidabilità operativa, la figura del Gestore nella qualità di appaltatore del costruendo depuratore, valutando l’opportunità di affidare la realizzazione dell’impianto ad altro analogo operatore?
“ Il Comune è azionista di Abbanoa. Si tratta di problemi diversi per natura, dimensione, complessità. Pertanto, non ritengo vantaggioso per la nostra comunità sovrapporre le questioni. Faccio presente che la ricostruzione puntuale di quanto accaduto dal 2004 ad oggi in relazione alla vicenda depuratore farebbe emergere responsabilità (meramente politiche, s’intende) ben al di là del perimetro della sola Abbanoa. Insomma, anche noi carlofortini, con le nostre continue beghe ultradecennali abbiamo contribuito alla particolare situazione nella quale ci troviamo. L’assenza di continuità amministrativa e di scelte coraggiose ha certamente pesato. Per parte mia, posso garantire che il depuratore è una delle priorità dell’amministrazione che guido e che l’unico faro che seguiamo in questa vicenda è l’interesse di tutti.”
Salvatore Obino