Festa di San Giovanni senza il Gruppo folklorico carolino, che chiude dopo 35 anni
Venerdì 23 giugno protagonista della serata sarà il Gruppo nuova Casciandra, tra canti, balli dei bambini e promesse d’amore.
Dopo Idea Donna e l’Auser è il Gruppo folklorico carolino a chiudere i battenti, lasciando Carloforte sempre più povera di associazioni. Tra i tanti motivi, anche quello del ricambio generazionale.
Quest’anno per la festa di San Giovanni (che ricorda il Santo patrono di Genova) non ci saranno le esibizioni in costume, e i balli degli adulti. “Tutto iniziò la magica notte di San Giovanni Battista del 23 giugno 1988, in occasione del 250° anniversario della fondazione di Carloforte” spiega Luigi Feola, presidente del Gruppo folklorico carolino “la nostra esibizione doveva finire quella sera, ma l’amore per le nostre tradizioni e per Carloforte, ci spinse ad andare avanti… Abbiamo rappresentato il nostro paese in numerose sagre in Sardegna ed anche in molteplici città italiane. Eravamo un numeroso gruppo composto da adulti, giovani e bambini. Ma son passati 35 anni le generazioni cambiano e i ragazzi hanno altri interessi. Proprio la mancanza di uomini, rimasti in tre, ha determinato la fine del Gruppo folklorico carolino: per il nostro ballo tradizionale servono 12 figuranti e non si possono accoppiare due donne”.
Il gruppo non è del tutto disciolto perché continuerà a portare avanti il teatro dialettale. Ma a volte si chiude una porta e si apre un portone. Già durante il Girotonno alcuni carlofortini, tra cui Bettj Cabula, Nicoletta Segni, Antonello Biggio ed Elisa Lalli (coreografa del Gruppo folklorico), hanno dimostrato di saper coinvolgere i bambini e i ragazzini e hanno formato il Gruppo nuova Casciandra. Afferma la vicesindaco Betty Di Bernardo in un suo post su FB: “i ragazzi della nuova Casciandra raccoglieranno simbolicamente il testimone da Elisa Lalli, avvalendosi dei suoi preziosi consigli e della sua grande esperienza, partendo dalle nuove generazioni lavoreranno per un nuovo inizio, un cammino verso la tutela e la valorizzazione della cultura identitaria tabarchina”.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 23 giugno con “A nötte de San Gian Batista”, organizzata da Pro Loco e Comune di Carloforte, con la collaborazione di diversi tabarchini. In programma canti, balli, una piccola commedia dialettale, la distribuzione dell’erba di San Giovanni, di canestrelli con il Musscatèllu e la famosa “promessa d’amore”.
Dice entusiasta Nicoletta Segni, insegnante e responsabile dell’associazione ASD Global Fitness “Con i bambini delle elementari eseguiremo la rundia (il ballo tradizionale), Bettj Cabula dirigerà quelli della materna nei canti tradizionali e nel ballo della quadriglia, poi ci sarà la scenetta in cui io interpreterò Carolina”. Il programma prevede il raduno in piazza Pegli alle 18.30, il corteo fino a piazza Repubblica dalle 20, la festa attorno ai Baruffi con piccolo falò alle 20.30 infine “a Prumissa”.
Garantiti anche i canti degli adulti grazie alla partecipazione del Coro di San Carlo e del Coro Polifonico di Carloforte.
Antonello Rivano